Ritardo del ciclo, tutte le possibili cause

Ritardo del ciclo
Ritardo del ciclo

Il ritardo del ciclo mestruale non sempre è attribuibile ad una gravidanza e spesso sono altre le cause di questo fenomeno abbastanza comune.

Scopriamo quali possono essere le motivazioni che danno origine al ritardo  del ciclo e che a volte non devono essere sottovalutate.

Le cause che possono dare origine al ritardo del ciclo sono diverse e quando è esclusa la presenza di una gravidanza non vanno mai prese sottobanco. Ma quando bisogna preoccuparsi? Quindi non sempre è facile capire quando c’è sotto qualcosa di serio, quindi è bene non sottovalutare alcuno di essi.

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Solitamente un ciclo regolare dura tra i 25 ed i 36 giorni, che varia da donna a donna. In questo margine di tempo in cui comunque rientrano un po’ tutte le donne il corpo rinnova la mucosa endometriale.

In questo modo mantiene le condizioni ideali per favorire una eventuale gravidanza. Si parla di ritardo mestruale quando l’intervallo tra una mestruazione e l’altra è superiore a 36 giorni.

Ci sono anche casi in cui il ciclo  può anche saltare per qualche mese ed è sempre consigliabile rivolgersi al ginecologo per capire la causa dell’irregolarità.

Le possibili cause del ritardo del ciclo

Come già detto la causa principale del ritardo del ciclo è la gravidanza, che è anche la più semplice da individuare. Tuttavia, nel caso non si tratti di concepimento, bisogna valutare le cause che possono aver originato l’irregolarità del ciclo. Ecco le più frequenti:

Disordini alimentari

I disturbi alimentari comportano uno squilibrio ormonale che influisce nel ritardo delle mestruazioni. Condizioni come l’anoressia o l’obesità possono causare alterazioni dell’ovulazione e del ciclo mestruale.

Anche le diete drastiche o eccessivamente sbilanciate influiscono nel ritardo. Al fine di ristabilire l’equilibrio bisogna seguire una corretta alimentazione, il più possibile bilanciata e variegata.

Stress e tensioni

Stress e ansie sono fra le cause più frequenti del ciclo irregolare. Rientrano in questo ambito eventuali cause psicologiche le cui conseguenze si riflettono dando origine a squilibri ormonali tali da condizionare l’organismo.

Anche situazioni lievi come il cambio di stagione possono scatenare una condizione di stress che si ripercuote nel ritardo del ciclo.

Sindrome dell’ovaio policistico

Questo problema all’apparato riproduttivo può influire in maniera decisiva sugli equilibri ormonali della donna. Le conseguenze possono ripercuotersi infatti nella regolarità dell’ovulazione e del ciclo mestruale, che vengono alterate.

Proprio la presenza di cisti e il rigonfiamento delle ovaie possono causare perfino l’interruzione del ciclo mestruale e anche problemi nel concepimento. In molti casi la pillola contraccettiva riduce la problematica.

Menopausa

Quando al ritardo mestruale si associano dolori mestruali senza ciclo può anche essere il primo sintomo della menopausa.

In questo caso è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo per verificare la causa del dolore e accertare che si tratti davvero della fine della fertilità.

Nel caso sia molto anticipata si parla di pre-menopausa e i cicli mestruali possono venire in maniera irregolare e possono essere più o meno abbondanti.

Sospensione della pillola

In seguito alla sospensione della pillola si può verificare un ritardo del ciclo. Si tratta di un’eventualità molto frequente nelle donne in quanto nell’organismo l’assunzione degli ormoni somministrati viene a cambiare in maniera improvvisa.

In  genere, però, il ciclo mestruale ricompare dopo qualche mese, e nella maggior parte dei casi in maniera spontanea. Se l’assenza si protrae è meglio rivolgersi al ginecologo.

Disturbi alla tiroide

La presenza di problemi alla tiroide può causare anche irregolarità nel ciclo mestruale e impedire alla donna di concepire.

Nel caso si tratti di un problema di ipertiroidismo, infatti, è più facile che si manifesti la oligomenorrea, ovvero la presenza sporadica delle mestruazioni.

Invece, nel caso di ipotiroidismo è possibile che si verifichi la menorragia, quindi un flusso mestruale più abbondante.

Allattamento

In genere il ciclo mestruale compare circa quaranta giorni dopo il parto, ma se si allatta può anche tornare dopo svariati mesi.

Le mestruazioni tornano quando termina l’allattamento e si regolarizza dopo qualche mese. E’ bene però sottolineare che vi sono casi in cui bisogna attendere di più affinché il ciclo torni regolare.

E’ però certo che l’ovulazione può avvenire anche se vi è ritardo del ciclo mestruale, quindi è anche possibile rimanere incinte.

Sintomi che preannunciano l’irregolarità del ciclo

Ecco di seguito quali sono i sintomi più comuni che consentono di riconoscere il ritardo del ciclo mestruale.

Ritardo del ciclo e perdite bianche

Le perdite bianche spesso sono associate al ritardo del ciclo, ma possono anche preannunciare una gravidanza. Per confermarla o smentirla basta solamente fare un test.

Perdite marroni

Anche le perdite marroni e il ritardo del ciclo sono molte volte associati. In questo casi il problema può essere dovuto ad un indebolimento dell’endometrio causato dal farmaci ormonali come la pillola anticoncezionale.

Ipomenorrea

Si tratta di un flusso mestruale di breve durata e poco abbondante. Può verificarsi in seguito ad un ritardo del ciclo mestruale a causa di stress, stanchezza e carenza di ferro.

Mestruazioni in gravidanza

Le mestruazioni in gravidanza, dette anche false mestruazioni, si presentano con i tipici sintomi del ciclo mestruale, ovvero con delle perdite di sangue.

A differenza delle mestruazioni vere e proprie però hanno una consistenza e una durata diverse. Infatti,  il sangue è più liquido, ha una colorazione sul rosa e durano di meno.

Le perdite ematiche possono comparire fino al primo trimestre ma non devono destare preoccupazioni perché si tratta di normali perdite da impianto.

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