Fuoco di Sant’Antonio: cos’è, cause e rimedi naturali

fuoco di sant'antonio
Fuoco di Sant'Antonio

Il fuoco di Sant’Antonio è una malattia spaventosa e molto dolorosa. È caratterizzata da eruzioni cutanee e bruciore insopportabile. Viene chiamato anche herpes zoster e si sviluppa dallo stesso virus che causa la varicella. Si tratta infatti di una malattia virale. Entriamo nei particolari.

La malattia si manifesta più facilmente nelle persone che hanno superato i 50 anni, ma chiunque abbia fatto la varicella è a rischio. infatti, lo sfogo di Sant’Antonio può svilupparsi anche in età infantile.

Abbiamo a ogni modo una buona notizia. L’herpes zoster non si trasmette da una persona all’altra. O meglio, un soggetto infetto può contagiare chi non ha mai avuto la varicella che, quindi, potrebbe contrarla.

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Fuoco di Sant’Antonio cause

Una volta contratta la varicella, il virus rimane silente all’interno del nostro corpo ma potrebbe riattivarsi negli anni successivi. Ecco come nasce il fuoco di Sant’Antonio. Ma non solo, i fattori di rischio che possono provocare la riattivazione del virus sono: un sistema immunitario debole, un’età avanzata, un forte periodo di stress emotivo.

Fuoco di Sant’Antonio sintomi

La malattia è visibile soprattutto sul viso, ma gli sfoghi possono notarsi in forma comune anche sugli arti inferiori. Ma prima dell’eruzione cutanea ci sono una serie di sintomi che si sviluppano circa nelle 48 ore precedenti:

  • febbre e brividi
  • senso di affaticamento
  • perdita di appetito
  • vomito.

Il fuoco di Sant’Antonio comparirà subito come macchie di colore rosso lucido, calde al tatto, gonfie. Ha confini nettamente definiti e una consistenza materiale simile a una buccia d’arancia.

Fuoco di Sant’Antonio rimedi naturali

La cura per l’herpes zoster è principalmente l’attesa. Sì, la malattia ha un decorso naturale di circa tre settimane nelle quali sarà possibile soltanto alleviare i sintomi e la sensazione di bruciore. vediamo come.

Impacchi a freddo

Mettere impacchi freschi sulle zone interessate dall’eruzione cutanea può aiutare ad alleviare il prurito e a ridurre l’infiammazione. Basta immergere un panno di cotone o un asciugamano in acqua fredda, strizzarlo bene e posizionarlo sulle aree irritate.

Si raccomanda di non esporre la pelle a temperature estreme. Quindi no a bagni di ghiaccio e all’acqua bollente. Questo perché il calore influenza il flusso sanguigno e rallenta la guarigione delle ferite, il freddo invece aumenta la sensibilità della cute.

Vitamina C

Studi scientifici hanno scoperto che la vitamina C è utile per ridurre il dolore causato dal fuoco di Sant’Antonio. Ciò si può spiegare con la capacità della vitamina C di rafforzare il sistema immunitario e combattere il virus herpes zoster.

Come assumerla? Semplice, attraverso il cibo o, se preferite, sotto forma di integratori. Come sempre, consultate il vostro medico di fiducia per il dosaggio corretto.

Miele crudo

Il miele è uno dei rimedi più efficaci ed economici nel caso di problemi della pelle. Ha proprietà antibatteriche e antivirali. Inoltre, è facilmente reperibile.

Applicate un sottile strato di miele crudo sulle zone interessate e lasciatelo agire per alcune ore.

Liquirizia

Esattamente come il miele e la vitamina C, la liquirizia ha proprietà antivirali. Si può utilizzare in polvere o sotto forma di tea. Nel primo caso, mescolate con dell’acqua e create una pasta sottile che andrà poi applicata sulle zone più colpite dal virus del fuoco di Sant’Antonio. Nel secondo caso, usate un batuffolo di cotone che andrete a immergere nel tea alla liquirizia, poi applicate piano sulle aree interessate.

Aceto di sidro di mele

Parliamo di un prodotto utilizzato da sempre per curare le eruzioni cutanee causate dallo sfogo di Sant’Antonio e dalla varicella.

Fate un impacco di aceto di mele diluito con una quantità pari di acqua tiepida. Un’altra soluzione consiste nel godervi un bel bagno caldo, aggiungendo tre tazze di aceto di sidro di mele all’interno della vasca.

L’acidità dell’aceto può contribuire ad accelerare l’asciugatura delle vesciche e alleviare il senso di prurito. Attenzione però, da non usare sulle ferite aperte.

Calendula

Rimedio omeopatico che può essere di grande aiuto nel calmare i sintomi della malattia. Gli esperti raccomandano di utilizzare l’olio di calendula o il gel per alleviare il prurito e incoraggiare la guarigione delle vesciche. Possiede inoltre, grazie ai flavonoidi presenti al suo interno, proprietà anti-infiammatorie per migliorare la consistenza dell’epidermide.

Per concludere con i rimedi naturali per il fuoco di Sant’Antonio, non possiamo dimenticare di porre una forte attenzione sull’alimentazione che, durante la malattia, deve cambiare. Sì a cibi liquidi e altamente nutrienti. Per esempio: latte, uova sbattute, succhi di frutta, ecc.

Infine, il soggetto deve essere curato come in qualsiasi altra malattia contagiosa. Questo vuol dire prestare attenzione alla pulizia del letto e dei vestiti, senza dimenticare una buona ventilazione delle stanze.

Trattamento medico per il virus herpes zoster

No, una cura per il fuoco di Sant’Antonio vera e propria non esiste. La malattia tende a migliorare e a fare il suo naturale percorso in due massimo cinque settimane. Tuttavia, sono disponibili in commercio farmaci antivirali in grado di ridurre l’intensità dei sintomi e abbassare il rischio di complicanze.

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